Prendo come esempio il volantino
Esselunga del mese di settembre:
Viene presentata una facciata intera
raffigurante svariati affettati sicuramente prodotti in Italia da
animali FORSE allevati in Italia. Il motto è "conviene a voi,
conviene all'Italia" con affianco un trafiletto che addirittura
spiega il perchè questa sia una mossa utile al nostro paese. Siamo
sicuri sia realmente così? La grande distribuzione ha come primario
interesse l'incentivo dei consumi senza che il cliente si ponga
domande sull'eticità di ciò che mette nel piatto, quel che è
strano è che in tempi di pandemia tutti i supermercati, dal discount
a quelli più di nicchia, pensino al bene dell'Italia.
Si tratta però di specchietti per le allodole, la dimostrazione sta proprio nel volantino in figura. Comprare affettati, seppur da imprese italiane, non conviene assolutamente nè a noi, nè all'Italia. A noi non conviene perchè si tratta di cibo classificato come 'sicuramente cancerogeno' dall'OMS, all'Italia non conviene perchè se la gente consuma cibo spazzatura di conseguenza ci saranno più persone che si ammalano e aumenterà la spesa per il sistema sanitario nazionale.
Inoltre, l'allevamento è una delle maggiori cause di inquinamento al mondo, siamo sicuro convenga finanziarlo?
E il benessere animale, ne vogliamo parlare? In che condizioni vivono gli animali negli allevamenti?
Se Esselunga tenesse realmente al bene dell'Italia promuoverebbe consumi sostenibili, dovrebbe quindi mettere in offerta ad esempio alimenti prodotti a basso impatto ambientale come i legumi, la cui produzione in Italia è particolarmente forte.
Si tratta però di specchietti per le allodole, la dimostrazione sta proprio nel volantino in figura. Comprare affettati, seppur da imprese italiane, non conviene assolutamente nè a noi, nè all'Italia. A noi non conviene perchè si tratta di cibo classificato come 'sicuramente cancerogeno' dall'OMS, all'Italia non conviene perchè se la gente consuma cibo spazzatura di conseguenza ci saranno più persone che si ammalano e aumenterà la spesa per il sistema sanitario nazionale.
Inoltre, l'allevamento è una delle maggiori cause di inquinamento al mondo, siamo sicuro convenga finanziarlo?
E il benessere animale, ne vogliamo parlare? In che condizioni vivono gli animali negli allevamenti?
Se Esselunga tenesse realmente al bene dell'Italia promuoverebbe consumi sostenibili, dovrebbe quindi mettere in offerta ad esempio alimenti prodotti a basso impatto ambientale come i legumi, la cui produzione in Italia è particolarmente forte.
Per concludere, l'enorme ipocrisia
della grande distribuzione sta nel fatto che si renda paladina degli
interessi del paese e dei lavoratori, quando per la maggiore va a
uccidere la concorrenza delle piccole aziende che producono con
metodi tradizionali e rispettosi dell'ambiente. Se si volesse
realmente fare il bene della propria comunità bisognerebbe
boicottare la grande distribuzione e comprare direttamente dai
piccoli produttori. E' proprio qui che la grande distribuzione lavora
per distorcere la nostra concezione di come funzioni il mondo.