Boeuf à la mode

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Con boeuf à la mode (francese, manzo alla moda) ci si riferisce a un piatto preparato con un taglio duro di manzo, spesso arricchito da pezzetti di lardo. Si tratta della versione francese di ciò che è solitamente conosciuto come brasato. Il piatto viene preparato facendo prima rosolare la carne in olio, strutto o lardo. Alcune ricette includono una fase preliminare in cui la carne viene marinata in un mix di vino e brandy.
La carne viene poi cotta in un liquido composto principalmente da vino rosso, verdure (di solito sedano, carote e cipolle), aglio ed erbe aromatiche come timo e alloro. Alcune ricette aggiungono anche pomodori o salsa di pomodoro, mentre altre includono del brodo di carne. In alcune ricette più antiche è presente anche l'aggiunta di una zampa di vitello o di ossa nel sugo.
Per completare il piatto, il boeuf viene tolto dalla pentola e messo da parte a riposare. Nel frattempo, il liquido viene filtrato e trasformato in una salsa. La carne, poi, viene affettata e servita con la salsa ricavata.
La ricetta del boeuf à la mode è molto antica, forse risalente al medioevo. Il piatto è anche citato nel menù di un pranzo offerto dalla città di Halle a Rolle, Kuhnau e Bach in occasione dell'inaugurazione di un nuovo organo nell'aprile 1716.



Coppa piacentina

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La coppa piacentina è un insaccato italiano a base di carne suina a denominazione di origine protetta, tipico della provincia di Piacenza. È prodotta con carne proveniente dal collo del maiale. Le carni possono provenire dall'Emilia-Romagna o dalla Lombardia ma la lavorazione deve avvenire nel Piacentino. Il prodotto finito, dopo almeno sei mesi di stagionatura, ha forma cilindrica e peso superiore a 2,5 kg.
La sua caratteristica peculiare è la "dolcezza", che richiede una percentuale di sale limitata e l'uso molto calibrato delle spezie che non devono sovrastare il "profumo" del salume stagionato.

Procedimento

  • Salatura: il muscolo, opportunamente tagliato in un solo pezzo, viene ricoperto con una miscela di sale e spezie e riposto in un ambiente freddo. Un tempo veniva massaggiato a mano per far penetrare e assorbire sale e spezie.
  • Fasciatura: il muscolo viene avvolto con cura nella "pelle di sugna": uno strato sottile e trasparente (il peritoneo) che avvolge l'intestino del maiale; questa "pelle" serve da protezione e contribuisce alla stagionatura, come il budello del salame.
  • Legatura: si procede a legare strettamente con un grosso spago tutta la coppa, per evitare che la pelle di sugna si possa staccare facendo penetrare aria che potrebbe danneggiare il salume. Con un'estremità dello spago si crea un lungo anello che serve per appenderlo.
  • Asciugatura: appesa per 10-15 giorni in un apposito locale, un tempo nel solaio, la coppa perde una notevole percentuale d'acqua.
  • Stagionatura: è la fase molto delicata di maturazione. Una buona stagionatura, che deve essere di almeno sei mesi, determina la qualità del prodotto. Un tempo avveniva in cantina.

Fish and chips

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Il fish and chips è un piatto tipico della cucina britannica. Consiste in filetto di pesce bianco (solitamente gadidi come il merluzzo o l'eglefino) fritto in pastella e attorniato da abbondanti e spesse patatine, anch'esse fritte. Viene servito con una spruzzata di sale e di aceto (solitamente di malto) e molto spesso è accompagnato anche da altre pietanze, spesso piselli (bolliti in modo particolare a formare una zuppa grumosa).
È un piatto molto diffuso anche in Irlanda, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Canada e Stati Uniti.

Lokum

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Il lokum (in arabo rahat al-qum) è un caratteristico dolce turco.

Ingredienti e preparazione

Si tratta di un prodotto dolciario fatto di amido e zucchero, di consistenza gelatinosa. Viene aromatizzato con arancia, acqua di rose, limone, pistacchi, mandorle, spezie, cannella o menta. Una variante prevede zucchero a velo o farina di cocco con cui ricoprire il tutto a fini conservativi.

Origine

Secondo la compagnia confettiera "Ali Muhiddin Hacı Bekir" di Istanbul, fondata nel 1777, il lokum si produce in Turchia sin dal XV secolo. Anticamente veniva prodotto con melassa e miele come dolcificanti e acqua e aromi come leganti. L'attuale ricetta (che prevede amido e zucchero) invece, fu inventata e commercializzata dalla stessa ditta "Ali Muhiddin Hacı Bekir" nel XIX secolo. Fu introdotto in Europa dagli inglesi con il nome di Turkish Delight (delizia turca) diventando noto e apprezzato in tutto il continente.

Diffusione

Diffuso in Turchia ma anche in Romania, Serbia, Macedonia, Bosnia, Albania, Bulgaria, Grecia e Cipro.
In Romania, dove prende il nome di rahat, viene preparato di solito senza l'aggiunta di frutta secca e entra poi a sua volta come ingrediente per la preparazione di altri dolci, ad esempio il Salam de biscuiți.
Negli Stati Uniti, l'azienda Liberty Orchards commercializza una versione americana dei Lokum chiamata Aplets & Cotlets.

Pemmican

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Il Pemmican è una preparazione alimentare in uso presso i nativi d'America, prodotta a partire dalle parti magre di daino, bisonte o, successivamente, manzo, che vengono prima essiccate al sole o al vento e poi ridotte in poltiglia, mescolate con grasso sciolto e frutta secca in polvere, pressate in gallette e infine insaccate.
Deriva il suo nome dalla parola in lingua Cree "pimîhkân", dove pimî significa "grasso".
Il pemmican ha la caratteristica di conservarsi a lungo pertanto fu molto utilizzato nel corso delle spedizioni polari. È comparso in Italia negli anni del II dopoguerra importato da militari angloamericani ed attraverso il programma di aiuti (sempre di provenienza USA) che venivano distribuiti dalla Pontificia Opera di Assistenza (P.O.A.). Era già tuttavia conosciuto negli ambienti militari, tant'è che il generale Nobile, per la spedizione polare con il dirigibile Italia, fece scorta di questo alimento, ritenuto nutriente, calorico, e soprattutto facilmente immagazzinabile.

Yōkan

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Lo yōkan è un dessert gelatinoso compatto composto da pasta di fagioli rossi, agar agar e zucchero. È venduto di solito a cubetti, e mangiato a fette. Ci sono due tipi di yōkan: neri yōkan e mizu yōkan. Mizu vuol dire acqua, e indica che è preparato con più acqua del solito; il mizu yōkan è spesso congelato e consumato in estate.

Tipi
Anche se lo yōkan che si trova in Giappone e in altre nazioni è preparato tipicamente con pasta di fagioli rossi, è anche comune quello preparato con la pasta di fagioli white kidney; questo tipo di yōkan è latteo e traslucente con un sapore più delicato del primo; entrambi possono essere aromatizzati e colorati con polvere di tè verde. Lo yōkan può anche contenere castagne sbriciolate, cachi, fagioli azuki, fichi e patate dolci tra gli altri. Lo zucchero può essere sostituito da miele, zucchero scuro integrale o melassa per variare il gusto del yōkan. C'è anche il shio yōkan, che contiene una piccola quantità di sale.

Storia
Lo yōkan era in origine un prodotto cinese preparato con gelatina, ottenuta da pecore bollite ed è stato introdotto in Giappone dai buddisti zen nei periodi Kamakura e Muromachi. Poiché il buddismo proibisce di uccidere gli animali come gelatina fu usato l'agar; tale forma modificata diventò la base dello yōkan moderno. Uno dei più popolari dolci giapponesi, si è evoluto ulteriormente durante il periodo Edo quando lo zucchero fu maggiormente reperibile. Può essere conservato per molto tempo senza refrigerazione se è chiuso, ed è un articolo da regalo molto popolare.

Riso jollof

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Il riso jollof, conosciuto anche come benachin o con il nome inglese di jollof rice, è una popolare ricetta di tutta l'Africa Settentrionale. La sua origine verrebbe dal gruppo etnico wolof, presente in Senegal e Gambia. Ma anche paesi come la Nigeria e il Ghana ne contendono la paternità.
I principali ingredienti sono: riso africano o basmati, pomodoro, concentrato di pomodoro, cipolla, peperoni rossi, aglio, erbe aromatiche (timo e altre locali) e varie spezie (noce moscata, zenzero, cumino, peperoncino), in abbondante quantità. Proprio le spezie determinano il colore finale del piatto, tipicamente assai vicino all'arancio. Inoltre, vengono generalmente aggiunte verdure, come i piselli, carni di pollo e manzo e, soprattutto, del pesce.
La cena diventa così un rituale per la famiglia allargata. Ad esempio, gli emigranti di origine senegalese residenti in Italia cucinano oggi comunemente questa elaborata e saporita ricetta, soprattutto nei giorni di festa.

 
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