Yōkan

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Lo yōkan è un dessert gelatinoso compatto composto da pasta di fagioli rossi, agar agar e zucchero. È venduto di solito a cubetti, e mangiato a fette. Ci sono due tipi di yōkan: neri yōkan e mizu yōkan. Mizu vuol dire acqua, e indica che è preparato con più acqua del solito; il mizu yōkan è spesso congelato e consumato in estate.

Tipi
Anche se lo yōkan che si trova in Giappone e in altre nazioni è preparato tipicamente con pasta di fagioli rossi, è anche comune quello preparato con la pasta di fagioli white kidney; questo tipo di yōkan è latteo e traslucente con un sapore più delicato del primo; entrambi possono essere aromatizzati e colorati con polvere di tè verde. Lo yōkan può anche contenere castagne sbriciolate, cachi, fagioli azuki, fichi e patate dolci tra gli altri. Lo zucchero può essere sostituito da miele, zucchero scuro integrale o melassa per variare il gusto del yōkan. C'è anche il shio yōkan, che contiene una piccola quantità di sale.

Storia
Lo yōkan era in origine un prodotto cinese preparato con gelatina, ottenuta da pecore bollite ed è stato introdotto in Giappone dai buddisti zen nei periodi Kamakura e Muromachi. Poiché il buddismo proibisce di uccidere gli animali come gelatina fu usato l'agar; tale forma modificata diventò la base dello yōkan moderno. Uno dei più popolari dolci giapponesi, si è evoluto ulteriormente durante il periodo Edo quando lo zucchero fu maggiormente reperibile. Può essere conservato per molto tempo senza refrigerazione se è chiuso, ed è un articolo da regalo molto popolare.

Riso jollof

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Il riso jollof, conosciuto anche come benachin o con il nome inglese di jollof rice, è una popolare ricetta di tutta l'Africa Settentrionale. La sua origine verrebbe dal gruppo etnico wolof, presente in Senegal e Gambia. Ma anche paesi come la Nigeria e il Ghana ne contendono la paternità.
I principali ingredienti sono: riso africano o basmati, pomodoro, concentrato di pomodoro, cipolla, peperoni rossi, aglio, erbe aromatiche (timo e altre locali) e varie spezie (noce moscata, zenzero, cumino, peperoncino), in abbondante quantità. Proprio le spezie determinano il colore finale del piatto, tipicamente assai vicino all'arancio. Inoltre, vengono generalmente aggiunte verdure, come i piselli, carni di pollo e manzo e, soprattutto, del pesce.
La cena diventa così un rituale per la famiglia allargata. Ad esempio, gli emigranti di origine senegalese residenti in Italia cucinano oggi comunemente questa elaborata e saporita ricetta, soprattutto nei giorni di festa.

Riblji paprikaš

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Il Riblji paprikaš è un piatto tipico della cucina balcanica, in particolare della Slavonia, in Croazia.
Si tratta di uno stufato di pesce (carpa o luccio) in salsa piuttosto liquida a base di peperoncino, accompagnato tradizionalmente da tagliolini di pasta.
È simile all'ungherese Halászlé.

Frito pie

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La frito pie è un piatto prevalentemente diffuso negli Stati Uniti meridionali e appartenente alla cucina Tex-Mex. Si tratta di un piatto a base di chili con carne, formaggio e corn chips che possono essere insaporiti con salsa, frijoles refritos, panna acida, cipolla, riso e jalapeño.

Storia
L'origine esatta della frito pie è incerta e controversa. Si presume che fu ideata in Messico e che fosse popolare durante le fiestas prima di divenire nota anche negli USA. La prima ricetta conosciuta del piatto risale però al 1949 e contiene patatine di mais e chili con carne. Secondo le testimonianze, la frito pie fu ideata da Daisy Doolin, madre del fondatore della Fritos Charles Elmer Doolin e la prima persona ad usare patatine Fritos come ingrediente, o da Mary Livingston, la segretaria esecutiva dell'impresa. La compagnia Frito-Lay attribuisce invece la ricetta a Nell Morris che, durante gli anni cinquanta, lavorò per l'azienda contribuendo a scrivere un libro di cucina ufficiale che includeva la frito pie. Doolin e la sua Frito Corporation furono fra i primi investitori a Disneyland, che aprì il ristorante Casa de Fritos a Disneyland nel 1955. Durante gli anni cinquanta, tale punto di ristoro serviva una "Frito Chili Pie".
Secondo un'altra versione rivendicata dagli abitanti del Nuovo Messico, il pasticcio di Fritos fu inventato negli anni sessanta da Teresa Hernández, che lavorava presso il bancone della F. W. Woolworth di Santa Fe. La sua frito pie conteneva il chili con carne fatto in casa, formaggio Cheddar e cipolle e veniva servita in una busta.
Oggi, la frito pie è una specialità diffusa negli Stati Uniti del sud, specialmente in Texas, dove è divenuta un tradizionale cibo da strada.

Floridita

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«My mojito in La Bodeguita, my daiquiri in El Floridita»
(Ernest Hemingway)



El Floridita o, più semplicemente, Floridita è uno storico ristorante di pesce e cocktail bar dell'Avana vecchia, situato all'incrocio tra Calle Obispo e Calle Monserrate, nei pressi del Museo nazionale delle belle arti. Il locale è celebre soprattutto per essere stato uno dei preferiti di Ernest Hemingway.

Storia

Nello spazio occupato dal Floridita venne aperto un locale, chiamato "La Piña de Plata", già nel 1817. Quasi un secolo dopo il nome venne cambiato in "Florida", con il proposito di attrarre più clienti statunitensi, anche se rimase conosciuto come "Floridita" (con l'aggiunta del suffisso "-ita" che in spagnolo ha valore di diminutivo).
Nel 1914 Costantino Ribalaigua, immigrato di origine catalana, cominciò a lavorare al Florida e nel 1918 ne divenne proprietario. A lui viene accreditata l'invenzione del cocktail daiquiri negli anni trenta e a ciò si deve il soprannome dato al locale "la culla del daiquiri (la cuna del daiquiri in spagnolo).
Ernest Hemingway, che tra il 1932 e il 1939 alloggiò all'Avana nell'Hotel Ambos Mundos, poco distante dal Floridita, ne divenne assiduo frequentatore. Il suo legame con il locale è celebrato all'interno di questo con fotografie, cimeli, un suo busto e, dal 2003, una sua statua in bronzo a grandezza naturale, realizzata dall'artista cubano José Villa Soberón. I celebri frequentatori del Floridita furono comunque moltissimi, come Spencer Tracy, Gary Cooper e Jean-Paul Sartre.

Caratteristiche

L'arredamento è in stile Regency e in generale all'interno sono preservate le atmosfere degli anni quaranta e cinquanta, con i baristi che indossano caratteristiche divise bianche con giacca e papillon rosso.

Carnikavas nēģi

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La Carnikavas nēģi è una denominazione che designa le lamprede pescate e cucinate nella zona dell'estuario del Gauja, situato sul territorio del comune di Carnikava, in Lettonia.
La pesca è autorizzata (dal 1º agosto al 1º febbraio) e solo lungo il fiume Gauja del comune dove l'attività della cattura e della lavorazione delle lamprede è di antiche tradizioni.
La denominazione riguarda sia le lamprede fresche, sia le lamprede preparate in aspic, e dal 20 febbraio 2015, la Carnikavas nēģi è il primo alimento lettono iscritto nel registro europeo delle indicazioni geografiche protette (IGP).
A Carnikava esiste anche un sagra della lampreda che si svolge ogni anno alla fine di agosto.
A notare che nello stemma cittadino è raffigurata una lampreda.

Pizza-ghetti

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La pizza-ghetti è un piatto canadese diffuso soprattutto nella provincia del Québec.
Spesso servita nei fast food e nei ristoranti per famiglie, la pizza-ghetti consiste in una pizza tagliata in due parti e accompagnata da una piccola porzione di spaghetti al pomodoro. Una variante della pizza-ghetti consiste in una pizza che presenta degli spaghetti nella farcia. Sebbene sia la pizza che gli spaghetti siano considerati alla base della cucina italiana, questa combinazione è del tutto sconosciuta nel Bel paese.

 
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