Qual è la differenza tra il ragù e quello alla bolognese? Qual è quello più buono?

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Sono la stessa cosa, perché il bolognese è un ragù fatto a Bologna e dintorni.

Il ragù - ragù - è un modo di preparare un piatto, non un piatto in sé. Il ragù più famoso in Italia e all'estero, è quello di carne. Molti affermano di avere la ricetta originale e di solito non c'è molta differenza.

Gli ingredienti sono la cipolla tritata, carote e sedano, carne macinata di manzo e maiale, un po' di vino e salsa di pomodoro. Tutti sono concordi sul fatto che debba sobbollire a lungo. Alla fine l'aspetto sarà tipo questo:



Con manzo e maiale si può fare la varietà molto interessante detta ragù in bianco senza salsa di pomodoro.


Per farlo si possono usare diversi tipi di carne, lo decidi sul momento quando lo fai: esempio ragù di anatraragù di cinghiale solo per citarne alcuni. Qui sotto il ragù d'anatra.



Anche il pesce può essere usato per fare il ragù. Uno dei migliori è il ragù di pesce spada.



Esistono anche alcune versioni vegetariane del ragù. Solo con verdure semplici o con soia TVP. Non affatto male almeno da quanto sembra.



Solo un'altra cosa. La principale differenza tra l'Italia e il resto del mondo, per quanto riguarda il ragù, è come viene servito e mangiato. In Italia viene servito o mescolato con la pasta fresca cotta. Un paio di cucchiai di salsa per ogni porzione. A cui si aggiunge formaggio appena grattugiato.


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Conservazione del salame: tutti i metodi

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Esistono diversi metodi per conservare il salame a seconda delle circostanze. Ecco alcuni dei principali:

  1. Conservazione in frigorifero: il modo più comune e semplice per conservare il salame a breve termine è nel frigorifero. Il salame deve essere avvolto in carta o pellicola trasparente e conservato a una temperatura tra i 4 e i 8 gradi Celsius. In questo modo, può durare anche diverse settimane.

  2. Conservazione nell'olio: un altro modo per conservare il salame a lungo termine è immergerlo completamente nell'olio d'oliva. Questo metodo impedisce all'aria di entrare in contatto con il salame e quindi rallenta la crescita di batteri e muffe. Il salame può essere conservato in questo modo per mesi o addirittura anni.

  3. Conservazione sottovuoto: il sottovuoto è un metodo molto efficace per conservare il salame perché impedisce all'ossigeno di raggiungere il cibo, prevenendo così l'ossidazione e la crescita di batteri. Il salame viene posto in un sacchetto apposito per il sottovuoto che viene poi sigillato con l'ausilio di una macchina per il sottovuoto. Il salame può essere conservato in questo modo per diverse settimane o addirittura mesi.

  4. Essiccazione: l'essiccazione è un'antica tecnica di conservazione del salame che consiste nell'asciugare il cibo all'aria aperta. Il salame viene appeso in un luogo fresco e asciutto per diversi mesi, durante i quali l'umidità viene rimossa e il sapore del salame diventa più intenso. Questa tecnica richiede una certa esperienza e cura nel seguire le giuste procedure.

  5. Congelamento: è possibile congelare il salame per conservarlo a lungo termine, ma questo metodo può influire negativamente sulla qualità del prodotto. Il salame non sarà più croccante come quello fresco e potrebbe perdere parte del suo sapore. In ogni caso, il salame deve essere avvolto in modo ermetico per evitare la formazione di brina. Il salame può essere conservato in questo modo per diversi mesi.

È importante tenere presente che ogni tipo di salame richiede una particolare forma di conservazione, quindi bisogna sempre fare riferimento alle indicazioni specifiche del produttore.




Lo stracotto

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Lo stracotto è un piatto della tradizione culinaria italiana, originario del Nord Italia. Questo piatto ha radici antiche e la sua storia risale almeno al Rinascimento.

Lo stracotto era un piatto molto popolare nelle cucine dei nobili e delle famiglie benestanti dell'epoca. Si trattava di un piatto a base di carne, solitamente manzo o vitello, che veniva cotto a lungo in un tegame con vino rosso e spezie, fino a renderla tenera e succosa.

In genere, lo stracotto veniva servito come secondo piatto, accompagnato da contorni semplici come patate o verdure, ma anche come piatto unico, insieme a fette di pane tostato o polenta.

Con il passare degli anni, lo stracotto è diventato un piatto popolare anche tra le famiglie meno abbienti, grazie alla sua facilità di preparazione e al suo sapore semplice ma gustoso. Oggi, lo stracotto è ancora uno dei piatti più amati dagli italiani, e viene preparato in numerosi modi diversi, a seconda della regione e delle tradizioni locali.

Ecco la ricetta per lo stracotto:

Ingredienti:

  • 1 kg di carne di manzo (adatta per lo stufato)

  • 2 cipolle

  • 3 carote

  • 3 gambi di sedano

  • 2 spicchi d'aglio

  • 500 ml di brodo di carne

  • 1 bicchiere di vino rosso

  • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro

  • 2 foglie di alloro

  • 2 rametti di rosmarino

  • olio d'oliva q.b

  • sale e pepe q.b.

Procedimento:

  1. Iniziate preparando le verdure: mondate le carote e tagliatele a fette, poi pelate le cipolle e tagliatele a cubetti, infine pulite i gambi di sedano e tagliateli a pezzetti. Tritate finemente gli spicchi d'aglio.

  2. Prendete una padella capiente e fatela scaldare a fuoco medio-alto con un po' di olio d'oliva. Aggiungete le verdure e l'aglio tritato e fate soffriggere per qualche minuto, finché saranno appassiti ma non bruciati.

  3. Nel frattempo, prendete la carne di manzo e tagliatela a cubetti grandi circa 3-4 cm. Salate e pepate abbondantemente ogni pezzo, poi adagiateli nella padella delle verdure. Fateli rosolare su tutti i lati, finché saranno ben dorati.

  4. Quando la carne sarà ben rosolata, versate il vino rosso nella padella e lasciatelo evaporare completamente. Aggiungete poi il concentrato di pomodoro, il brodo di carne, le foglie d'alloro e il rosmarino. Mescolate bene e portate a ebollizione.

  5. Una volta che il liquido sarà in ebollizione, abbassate la fiamma al minimo e coprite la padella con un coperchio. Lasciate cuocere lo stracotto per circa 3 ore, controllando ogni tanto che non si attacchi alla padella. Se necessario, aggiungete dell'altro brodo di carne.

  6. Quando lo stracotto sarà pronto, spegnete il fuoco e lasciate riposare per qualche minuto prima di servirlo.

Lo stracotto è perfetto accompagnato da polenta o purè di patate. Buon appetito!


Come togliere il sapore di peperoncino?

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Ci sono diversi modi per ridurre o eliminare il sapore del peperoncino in un piatto, a seconda di come è stato usato e della quantità di calore che si desidera rimuovere. Ecco alcuni suggerimenti:

  1. Diluire con altri ingredienti: se il peperoncino è stato aggiunto a una salsa o a un piatto, puoi cercare di diluirlo aggiungendo altri ingredienti, come pomodori maturi o succo di limone.

  2. Aggiungere latticini: i prodotti caseari, come latte intero, panna o yogurt, possono aiutare a neutralizzare il sapore piccante del peperoncino. Potresti provare ad aggiungere una spruzzata di crema fresca alla tua zuppa di pomodoro piccante, ad esempio.

  3. Aggiungere carboidrati: se il tuo piatto è troppo piccante, potresti provare ad aggiungere carboidrati come riso o pasta per equilibrare il sapore.

  4. Rimuovere i semi e le membrane interne: se stai cucinando con peperoncini freschi, la maggior parte del calore si trova nei semi e nelle membrane bianche interne. Rimuovendoli, puoi ridurre il livello di speziatura.

  5. Aggiungere dolcezza: il dolce può aiutare a bilanciare il sapore piccante del peperoncino. Prova ad aggiungere un po' di zucchero o miele al tuo piatto per vedere se aiuta a ridurre il calore.

  6. Bere acqua: bere acqua può aiutare a rinfrescare la bocca dopo aver mangiato alimenti piccanti. Tuttavia, l'acqua non è in grado di rimuovere completamente il sapore del peperoncino dal piatto.

Ricorda che il sapore piccante varia da persona a persona e ciò che può sembrare speziato per una persona potrebbe essere troppo piccante per un'altra. Pertanto, questi suggerimenti possono aiutare a ridurre il calore, ma probabilmente non lo elimineranno completamente.




Marinatura del pollo

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La marinatura del pollo è una pratica culinaria che viene utilizzata da secoli per insaporire e ammorbidire questo tipo di carne. La marinatura consiste nel lasciare il pollo immerso in una miscela di ingredienti aromatizzanti, come spezie, erbe, acidi e oli, per un periodo di tempo variabile, al fine di migliorarne il sapore e la consistenza.

Le prime tracce storiche della marinatura risalgono all'antica Grecia e Roma, dove la carne veniva immersa in acqua salata e acido (ad esempio succo di limone) per conservarla più a lungo e renderla più morbida. In seguito, la marinatura ha assunto un ruolo sempre più importante nella cucina medievale europea, dove veniva utilizzata soprattutto per insaporire carni dure e poco appetitose.

Con l'avvento della colonizzazione delle Americhe, la marinatura si è diffusa anche nel Nuovo Mondo, dove gli indigeni utilizzavano le spezie locali per insaporire le carni. Nel corso dei secoli, la marinatura del pollo si è evoluta e arricchita di nuovi ingredienti e tecniche di cottura, diventando uno dei metodi preferiti per preparare questa carne in tutto il mondo.
La marinatura del pollo può essere fatta in diversi modi a seconda dei gusti personali e della ricetta che si intende preparare. In generale, la marinatura serve per insaporire e ammorbidire il pollo, rendendolo più succulento e gustoso una volta cotto.

Ecco alcuni ingredienti comuni per una marinatura di base per il pollo:

  • Olio d'oliva

  • Succo di limone o aceto di vino bianco

  • Sale e pepe nero

  • Aglio tritato o in polvere

  • Erbe aromatiche come rosmarino, timo, origano o salvia

  • Spezie come paprika, cumino, peperoncino o curry

Per marinarlo, è possibile mettere tutti gli ingredienti in una bacinella con il pollo tagliato a tocchetti o intero e lasciarlo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti o fino a un massimo di 24 ore per una maggiore intensità di sapore. Tuttavia, assicurati sempre di seguire le istruzioni specifiche della tua ricetta per ottenere i migliori risultati.


Quale paese mangia il cibo più piccante?

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I paesi della cosiddetta "cintura di fuoco del peperoncino". Che inizia dal Pakistan/india, Bangladesh e ingloba il sud-est asiatico (Thailandia, Indonesia…) e parte del sud-ovest della Cina (Yunnan, Sichuan, Hunan).

In questa zona si mangia una quantità di spezie e peperoncino fuori da ogni comprensione umana. Con il peperoncino Non si va a più a unità,ma a peso. Immaginate valanghe di peperoncini freschi e secchi inzuppati in Olio al peperoncino bollente condito con spezie pungenti come il pepe e lo zenzero.

Credetemi che la cucina autentica di quei posti non ha nulla a che vedere con le imitazioni servite in occidente per compiacere il palato raffinato degli europei.

Guardare per credere:

La famosissima Hot pot Cinese


Piatto tipico di Singapore

La zuppa thailandese Tom yum

Curry Vindaloo Indiano

Pesce fritto in Olio bollente al peperoncino servito su un letto di peperoncino dal sud-est asiatico

Kua kling thailandese


Ma poi abbiamo anche locali sparsi per il mondo, specialmente negli USA,che offrono piatti ultra piccanti a modo di challenge.

Come il Phaal curry



Così piccante da essere cucinato con la maschera antigas.

O le "Suicide chicken wings" della Florida


Dove spesso vengono usati alcuni dei peperoncini più piccanti al mondo, come il Naga viper,il Trinidad Scorpion,il Carolina reaper o il Ghost pepper.

Ecco qua una lista dei 25 piatti più piccanti al mondo

Con piatti provenienti prevalentemente da Cina, India, Indonesia, Malesia, Singapore e Tailandia. Ma anche da Peru, Etiopia, Haiti, Jamaica, Corea del Sud e Stati Uniti.


Come fare una besciamella senza burro e senza latte

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Si può preparare una besciamella senza burro e senza latte usando degli ingredienti alternativi. Ecco una ricetta:

Ingredienti:

  • 4 cucchiai di olio d'oliva

  • 4 cucchiai di farina

  • 500 ml di brodo vegetale

  • Sale e pepe q.b.

  • Noce moscata q.b.

Procedimento:

  1. In una pentola, scaldare l'olio d'oliva a fuoco medio-basso.

  2. Aggiungere la farina e mescolare bene fino a formare un composto omogeneo.

  3. Gradualmente aggiungere il brodo vegetale, continuando a mescolare per evitare la formazione di grumi.

  4. Continuare a cuocere la besciamella a fuoco medio-basso, mescolando costantemente, finché non raggiunge la consistenza desiderata.

  5. Aggiungere sale, pepe e noce moscata a piacere.

Questa besciamella sarà perfetta per chi segue una dieta vegana o per chi vuole ridurre l'apporto di grassi e calorie.



 
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