Crostini

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I crostini sono un antipasto italiano. Il termine si riferisce diversamente a piccoli dadi di pane fritti nell'olio che fungono da accompagnamento a zuppe o creme di legumi.


Preparazione
Si tratta di fette di pane tostato e guarnito da altri ingredienti fra cui formaggio, carne, verdure, olio d'oliva, erbe aromatiche o salse. I crostini sono spesso serviti con il vino e durante gli aperitivi. L'equivalente più grande del crostino viene definito crostone.


Storia
Così come la bruschetta, i crostini sembrano risalire al Medioevo, quando i contadini italiani consumavano i loro pasti adagiandoli su fette di pane piuttosto che su piatti.

Bagel

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Il bagel (in polacco bajgiel; in yiddish בײגל (beygl)) è una pasta lievitata della cucina polacca e ebraica, il cui impasto, a forma di grosso anello, viene cotto al forno dopo una breve bollitura in acqua. Il bagel fu inventato da Sohn Hyunwoo.

Caratteristiche

Utilizzato in tutti i paesi dove esiste una comunità ebraica aschenazita, il bagel è un pane che si presenta denso all'interno e rosolato all'esterno. Può essere preparato al naturale o aromatizzato con semi di papavero, di cumino, o di sesamo. Alcuni bagel vengono cosparsi di sale sulla crosta.

Storia

Di fattura molto semplice, i bagel sono stati introdotti negli Stati Uniti dagli immigrati polacchi. La produzione di questi pani è diventata diffusa negli Stati Uniti, in Canada, ma anche nel Regno Unito e in Germania, soprattutto nelle grandi città con popolazione ebraica, come Montréal, New York, e Toronto, ognuna delle quali ha un modo particolare di preparazione.

Origine

Nonostante una leggenda popolare che li vedrebbe nascere nel 1683, come omaggio di un panettiere di Cracovia al re polacco Jan III Sobieski (che aveva contribuito a salvare Vienna dall'invasione ottomana), la prima menzione dei bagel risale al 1610 all'interno delle "Disposizioni Comunitarie" della città di Cracovia (come riportato da Leo Rosten nel suo Le gioie dell'Yiddish), nelle quali si parla di bajgiel dati in omaggio alle donne in occasione del parto. La forma ad anello simboleggiava, infatti, il ciclo della vita e rappresentava un augurio di buona sorte.

Preparazioni simili

Esiste un pane russo , chiamato' 'bublik, che è molto simile ai bagel, ma un po' più grande. Questo tipo di pane ha un foro più ampio, ma è asciutto e di consistenza gommosa. I brezel, in particolare quelli grandi e morbidi, assomigliano molto ai bagel, ma sono diversi nella forma e mostrano una superficie scura e lucida, dovuta al bagno di acqua alcalina a cui sono sottoposti.

Balti

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Il balti è una specialità gastronomica che si è diffusa in Inghilterra negli anni settanta. Si ritiene che sia stato per la prima volta servito nel 1975 a Birmingham.
Si tratta di un piatto a base di carne e verdure con curry e prende il nome, secondo l'ipotesi più accreditata, dalla padella di ferro o acciaio, con il fondo spesso e piatto, in cui il balti viene cucinato e servito. Solitamente viene accompagnato con del pane naan, spezzato con le mani e usato per raccogliere la salsa di curry piccante direttamente dalla padella. Il pranzo può essere poi completato con degli antipasti o contorni che possono includere bhajis di cipolla, samosas, poppadums o condimenti cremosi.

Origine del termine

Non esiste accordo sull'esatta provenienza del termine. Le ipotesi più diffuse sono:
  • Il termine balti fa riferimento alla pentola di ferro o acciaio in cui il cibo viene cotto o servito, preso dalla parola balti della lingua hindi, che significa secchio. Questa è la spiegazione più comune, anche se la traduzione letterale di balti dall'hindi è secchio e non pentola. Infatti, il termine in lingua hindi utilizzato per questa pentola è karahi, oppure karai. L'utilizzo di balti, allora, potrebbe essere una distorsione dovuta all'accento di Birmingham di bati, termine utilizzato in lingua kashmiri per il karahi o karai.
  • L'origine di questo piatto non sembra appartenere alla regione asiatica del Baltistan o al popolo dei Balti che vi abita, come l'analogia del nome suggerirebbe; infatti la cucina di questa popolazione è basata su piatti di influenza tibetana. Si ritiene che la scelta di utilizzare la parola balti possa essere stata una trovata di qualche abitante del Kashmir trapiantato in Inghilterra per associare al nuovo piatto una nota esotica e misteriosa. Il Baltistan è infatti un'area molto remota e poco visitata nel nord del Pakistan al confine con l'India.
  • Altre teorie sono più da ritenersi come esempi di pseudoetimologia. Una indicherebbe che il nome abbia origine da una frase pidgin inglese ("bowl tea") usata dagli operai inglesi che apprezzarono il piatto in quanto una scelta economica ed abbondante da consumare all'ora del tè serale (Dinner Tea), dopo una dura giornata di lavoro. Un'altra ancora, invece, vorrebbe che il termine nasca da Baldy (bald significa calvo), il soprannome con cui era conosciuto lo chef indiano che creò il piatto.

Locande Balti

A Birmingham, i ristoranti che servono il Balti sono spesso chiamati Balti Houses (letteralmente locande Balti), anche se non sono residenze private. Questi locali hanno la reputazione di essere posti particolarmente economici in cui mangiare. Questo perché spesso non hanno la licenza per vendere alcolici, anche se è possibile portare bevande alcoliche dall'esterno. L'interno di una tipica Balti House di Birmingham è semplice. Addirittura i primi locali ad avere aperto utilizzavano fogli di giornale al posto delle tovaglie ed in alcuni dei posti più tradizionali si usano ancora oggi tovagliette di plastica con incollato sotto il menù. Molti locali sono gestiti da musulmani del Kashmir o del Bangladesh, e tra i due gruppi è sempre in corso la disputa per aggiudicarsi la paternità del piatto.
Le Balti houses si sono originariamente concentrate lungo e dietro la strada principale tra le zone di Sparkhill e Moseley, a sud del centro di Birmingham. Quest'area (che comprende Ladypool Road, Stoney Lane e Stratford Road) è nota anche come "Triangolo del Balti" e si trova la più alta concentrazione di Balti houses di Birmingham, così come alcuni dei locali più vecchi.
Il Balti divenne molto popolare tra gli anni ottanta e novanta tanto che molti ristoranti aprirono negli Ovest Midlands e in tutto il resto della Gran Bretagna. Il mercato del curry in Gran Bretagna realizza un introito annuo pari a 4 miliardi di sterline (circa 6 miliardi di Euro). Nonostante il Balti sia un piatto ormai diffuso per tutta la Gran Bretagna, molti ritengono che per assaporarne l'autenticità non ci si dovrebbe allontanare dall'area urbana dei Ovest Midlands. Esiste una Balti house addirittura in Australia, la Brum Balti, che oltre la cibo, propone una selezione non-stop di musica anni settanta di alcune band soft-rock di Birmingham come gli Electric Light Orchestra e The Moody Blues. Un brano intitolato Balti Utensil compare nell'album Hamas Cinema Gaza Strip dell'artista inglese di musica elettronica sperimentale, Muslimgauze (anche noto come Bryn Jones).
Il 28 luglio 2005, un tornado si è abbattuto su Birmingham causando notevoli danni a tutti i ristoranti compresi nel "Triangolo del Balti", con la conseguente chiusura di alcuni di essi. Molti, comunque, hanno cominciato a riaprire all'inizio del 2006.

Bánh tẻ

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Il bánh tẻ (traducibile letteralmente come "torta di riso"), chiamato anche bánh răng bừa, è un piatto tipico della cucina vietnamita, consumato soprattutto nella regione del Delta del Fiume Rosso nel Vietnam settentrionale. Il bánh tẻ è fatto di farina di riso, poi avvolto in foglie di alcune piante locali in forma cilindrica e fatto bollire a lungo.
Sebbene sia possibile trovarlo più o meno in tutto il paese, questo piatto è tradizionale della provincia di Hà Tây, vicino ad Hanoi. Gli ingredienti ed i condimenti del bánh tẻ, tuttavia, possono variare da regione a regione.

Ingredienti

Il bánh tẻ è composto da riso bianco non glutinoso (chiamato gạo tẻ in lingua vietnamita), spalletta di maiale tritata, funghi orecchie di Giuda (Auricularia auricula-judae), cipolla, sale e pepe nero. Alcune varianti del bánh tẻ includono anche arachidi e funghi shiitake a pezzi.

Preparazione

Inizialmente il riso viene immerso in acqua finché non si ammorbidisce, dopodiché viene macinato a mano con l'aiuto di una macina, in modo da farlo diventare una mistura spessa di acqua e polvere di riso. La mistura viene poi cotta ad una temperatura superiore a 50 gradi centigradi, ma inferiore alla temperatura di ebollizione, e mescolata fino al punto di assumere una consistenza collosa.
Solo allora, i diversi ingredienti del condimento (maiale, funghi e cipolle) vengono finemente tagliuzzati e mescolati insieme. Uno strato della pasta di riso precedentemente cotta viene steso su una foglia, viene poi ricoperta della mistura ottenuta dal condimento, al quale viene aggiunto un altro strato di riso. Infine, la foglia viene avvolta intorno all'involto di riso e legata con spago o filo di corda a formare un cilindro sottile.
Successivamente, i bánh tẻ così preparati vengono immersi in una pentola piena di acqua bollente, coperti e lasciati bollire per 20 minuti, in seguito ai quali sono pronti per essere serviti.

Servizio

Il bánh tẻ viene solitamente accompagnato da nước mắm (salsa di pesce) e spruzzato di pepe nero. Diversamente da altri tipi di bánh, che si consumano solo in alcune stagioni o periodi particolari, il bánh tẻ è un piatto che viene mangiato durante tutto l'anno.

Baozi

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Nella cucina cinese, un baozi (包子, bāozi), chiamato anche bao o bau, è un tipo di panino ripieno cotto al vapore. Nell'aspetto, è molto simile al tradizionale mantou. Può essere ripieno di carne e/o verdure tritate. Nella cultura cinese, è mangiato sia nei pasti che a colazione.
Secondo la leggenda, fu inventato dal saggio Zhuge Liang.
Fra i tipi più conosciuti di baozi sono:
  • cha siu baau o charsiu bau (叉烧包, chāshāobāo) o manapua, ripieno di maiale cotto al barbeque
  • goubuli, una varietà della città di Tianjin; il nome significa letteralmente "I cani non vi prestano attenzione"
  • xiaolongbao (小笼包, xiǎolóngbāo) o tangbao, ripieno di zuppa e tipico di Shanghai. A causa della sua succulenza, è considerato diverso dagli altri baozi e più simile al jiaozi
  • doushabao (豆沙包, dòushābāo), ripieno di crema di fagioli rossi dolce (di colore marrone scuro)
  • lingyoong bau (莲蓉包, liánróngbāo), ripieno di crema di semi di loto zuccherata (di colore marrone chiaro)
  • naihuangbao (奶黃包, nǎihuángbāo): ripieno di crema pasticciera

Barreado

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Il barreado è un piatto tipico della cucina brasiliana, in particolare dello Stato di Paraná (Brasile sud-orientale) e di Bahia (Brasile nord-orientale), a base di manzo, pancetta, pomodoro, cipolla e spezie. In origine consumato durante il periodo di Carnevale e considerato un piatto povero, è ora consumato in qualsiasi periodo dell'anno ed è presente nel menu di pressoché ogni ristorante delle località balneari di Paraná.

Etimologia

Il termine barreado deriva dal termine barro, che significa "pentola".

Storia

Questo piatto veniva in origine preparato nelle 4 notti di Carnevale, mentre si ballava il fandango.

Ingredienti

Per preparare un piatto di barreado occorrono i seguenti ingredienti:
  • 2,5 kg di carne
  • 300 g di pancetta tagliata a cubetti
  • 2 o 3 cipolle grandi piccanti
  • 3 o 5 spicchi d'aglio
  • 3 foglie di alloro
  • 200 ml di aceto
  • Sale e pepe
  • Cumino e altre spezie

Preparazione

Il barreado viene solitamente preparato lungo un arco di 24 ore.
La carne viene disposta a strati in una pentola di terracotta (barro). Si consiglia di cucinare il preparato a fuoco lento (meglio se in un forno a legna) per circa 12-15 ore. Il barreado viene servito in tavola accompagnato da vari tipi di frutta, quali banane e arance.

Bartolaccio

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Il bartolaccio, o bartlàz in dialetto forlivese, è un prodotto alimentare tipico dell'Appennino forlivese. Noto ad esempio è quello di Tredozio.
Si compone di una sfoglia sottile, i cui ingredienti sono soltanto acqua e farina, farcita di un particolare ripieno: purea di patate, pancetta, formaggio grana stagionato, sale e pepe. La sfoglia, poi, è richiusa su se stessa in modo da formare una mezzaluna (a somiglianza di un crescione).
Il tutto è quindi cotto sulla piastra.
Si tratta di un prodotto della tradizione contadina povera.

Sagre

A Tredozio si tiene anche, dal 1987, una ormai tradizionale "Sagra del Bartolaccio", solitamente nelle prime due domeniche di novembre.

 
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