Marinatura del pollo

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La marinatura del pollo è una pratica culinaria che viene utilizzata da secoli per insaporire e ammorbidire questo tipo di carne. La marinatura consiste nel lasciare il pollo immerso in una miscela di ingredienti aromatizzanti, come spezie, erbe, acidi e oli, per un periodo di tempo variabile, al fine di migliorarne il sapore e la consistenza.

Le prime tracce storiche della marinatura risalgono all'antica Grecia e Roma, dove la carne veniva immersa in acqua salata e acido (ad esempio succo di limone) per conservarla più a lungo e renderla più morbida. In seguito, la marinatura ha assunto un ruolo sempre più importante nella cucina medievale europea, dove veniva utilizzata soprattutto per insaporire carni dure e poco appetitose.

Con l'avvento della colonizzazione delle Americhe, la marinatura si è diffusa anche nel Nuovo Mondo, dove gli indigeni utilizzavano le spezie locali per insaporire le carni. Nel corso dei secoli, la marinatura del pollo si è evoluta e arricchita di nuovi ingredienti e tecniche di cottura, diventando uno dei metodi preferiti per preparare questa carne in tutto il mondo.
La marinatura del pollo può essere fatta in diversi modi a seconda dei gusti personali e della ricetta che si intende preparare. In generale, la marinatura serve per insaporire e ammorbidire il pollo, rendendolo più succulento e gustoso una volta cotto.

Ecco alcuni ingredienti comuni per una marinatura di base per il pollo:

  • Olio d'oliva

  • Succo di limone o aceto di vino bianco

  • Sale e pepe nero

  • Aglio tritato o in polvere

  • Erbe aromatiche come rosmarino, timo, origano o salvia

  • Spezie come paprika, cumino, peperoncino o curry

Per marinarlo, è possibile mettere tutti gli ingredienti in una bacinella con il pollo tagliato a tocchetti o intero e lasciarlo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti o fino a un massimo di 24 ore per una maggiore intensità di sapore. Tuttavia, assicurati sempre di seguire le istruzioni specifiche della tua ricetta per ottenere i migliori risultati.


Quale paese mangia il cibo più piccante?

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I paesi della cosiddetta "cintura di fuoco del peperoncino". Che inizia dal Pakistan/india, Bangladesh e ingloba il sud-est asiatico (Thailandia, Indonesia…) e parte del sud-ovest della Cina (Yunnan, Sichuan, Hunan).

In questa zona si mangia una quantità di spezie e peperoncino fuori da ogni comprensione umana. Con il peperoncino Non si va a più a unità,ma a peso. Immaginate valanghe di peperoncini freschi e secchi inzuppati in Olio al peperoncino bollente condito con spezie pungenti come il pepe e lo zenzero.

Credetemi che la cucina autentica di quei posti non ha nulla a che vedere con le imitazioni servite in occidente per compiacere il palato raffinato degli europei.

Guardare per credere:

La famosissima Hot pot Cinese


Piatto tipico di Singapore

La zuppa thailandese Tom yum

Curry Vindaloo Indiano

Pesce fritto in Olio bollente al peperoncino servito su un letto di peperoncino dal sud-est asiatico

Kua kling thailandese


Ma poi abbiamo anche locali sparsi per il mondo, specialmente negli USA,che offrono piatti ultra piccanti a modo di challenge.

Come il Phaal curry



Così piccante da essere cucinato con la maschera antigas.

O le "Suicide chicken wings" della Florida


Dove spesso vengono usati alcuni dei peperoncini più piccanti al mondo, come il Naga viper,il Trinidad Scorpion,il Carolina reaper o il Ghost pepper.

Ecco qua una lista dei 25 piatti più piccanti al mondo

Con piatti provenienti prevalentemente da Cina, India, Indonesia, Malesia, Singapore e Tailandia. Ma anche da Peru, Etiopia, Haiti, Jamaica, Corea del Sud e Stati Uniti.


Come fare una besciamella senza burro e senza latte

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Si può preparare una besciamella senza burro e senza latte usando degli ingredienti alternativi. Ecco una ricetta:

Ingredienti:

  • 4 cucchiai di olio d'oliva

  • 4 cucchiai di farina

  • 500 ml di brodo vegetale

  • Sale e pepe q.b.

  • Noce moscata q.b.

Procedimento:

  1. In una pentola, scaldare l'olio d'oliva a fuoco medio-basso.

  2. Aggiungere la farina e mescolare bene fino a formare un composto omogeneo.

  3. Gradualmente aggiungere il brodo vegetale, continuando a mescolare per evitare la formazione di grumi.

  4. Continuare a cuocere la besciamella a fuoco medio-basso, mescolando costantemente, finché non raggiunge la consistenza desiderata.

  5. Aggiungere sale, pepe e noce moscata a piacere.

Questa besciamella sarà perfetta per chi segue una dieta vegana o per chi vuole ridurre l'apporto di grassi e calorie.



Riso mantecato

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Il riso mantecato è un piatto tradizionale italiano tipicamente realizzato con riso Arborio. Il riso viene cotto finché non è tenero, quindi viene mescolato con burro, formaggio e altri ingredienti per conferirgli una consistenza cremosa e ricca. Alcune versioni del riso mantecato prevedono anche carne o verdure.

Per fare il riso mantecato, dovrete iniziare cuocendo il riso in una pentola sul fornello. Una volta che il riso è cotto, aggiungerai burro, formaggio e altri aromi nella pentola e mescolerai tutto insieme fino a quando non sarà ben combinato e cremoso.

Esistono molte varianti di riso mantecato, quindi puoi sperimentare diversi ingredienti per trovare la combinazione che ti piace di più. Alcune aggiunte popolari includono funghi, salsiccia e piselli.


Quali sono i tempi di cottura più giusti per un arrosto

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Il tempo di cottura perfetto per un arrosto dipende dal tipo di carne, dal peso e dal metodo di cottura che si sceglie. In generale, si consiglia di cuocere un arrosto a 180-200°C nel forno per circa 20 minuti ogni 500 grammi di carne. Tuttavia, questi sono solo dei suggerimenti generali e il tempo effettivo può variare in base alla preferenza personale di cottura della carne. È importante controllare la temperatura interna della carne con un termometro da cucina per assicurarsi che sia stata cotta a sufficienza. Ad esempio, per un arrosto di manzo, la temperatura interna dovrebbe essere di almeno 60°C per una cottura al sangue, 65°C per una cottura media e 70°C per una cottura ben cotta.  


Il segreto per non far sgonfiare un soufflé

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Il segreto per non far sgonfiare un soufflé è assicurarsi di cuocerlo abbastanza a lungo affinché l'interno si rassodi. Ci sono alcune cose da tenere a mente durante la cottura di un soufflé per evitare che si sgonfi.

Innanzitutto, è importante avere tutti gli ingredienti pronti prima di iniziare a montare le uova. In secondo luogo, assicurati di montare le uova fino a quando non diventano chiare e spumose. Inoltre, mescola delicatamente gli altri ingredienti nella miscela di uova montate, facendo attenzione a non smontare le uova.

Quando metti il soufflé nel forno, assicurati che sia cotto completamente attraverso. Se lo togli dal forno troppo presto, potrebbe collassare. Una volta fuori dal forno, servi immediatamente il soufflé, poiché tende a sgonfiarsi man mano che si raffredda.

Infine, ricorda che preparare un soufflé richiede pratica e pazienza. Non scoraggiarti se ci vuole un po' di tempo per ottenere il risultato perfetto!



Perché gli chef indossano degli strani cappelli?

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I cappelli sono di diverse dimensioni che indicano una gerarchia. Il più alto è il toque blanche, che lo chef usa.

Ogni piega indica una competenza nella preparazione delle uova. Ci sono fino a 100 pieghe.

Incredibilmente, non è facile fare le uova alla perfezione e padroneggiare le tecniche è un'arte.




 
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