Certo, bisognerebbe sciacquarlo, perché è stato trattato con paraffina, talco od altro per migliorarne l'aspetto!
Questa operazione si chiama brillatura!
Certo, bisognerebbe sciacquarlo, perché è stato trattato con paraffina, talco od altro per migliorarne l'aspetto!
Questa operazione si chiama brillatura!
Come fanno i ristoranti a preparare la pasta così velocemente?
Un ristorante di classe non sa nemmeno cosa sia una pasta precotta.
I grandi ristoranti ed ormai perfino quelli medi e le trattorie, adottano la pasta fresca, che prevede tempi di cottura brevissimi.
Spaghetti e linguine, spesso usati nelle trattori di pesce (meno nei ristoranti), hanno tempi di cottura veramente brevi, 7 min circa.
I formati di pasta necessitanti di lunghe cotture (la calamarata o le mezze maniche) sono rari, benchè presenti in qualche menù, i buoni ristoranti avvertono al tavolo di qualche minuto in più necessario, si butta giù appena arriva l'ordine e si forza un antipastino o uno spizzico.
La precottura, con varie metodologie è usatissima nelle mense o nei self service.
I ristorantacci di cucina italiana in terra straniera, spesso precuociono perchè l'abituine della pasta al dente è tutta e solo italiana, anche se l'uso si sta lentamente espandendo anche all'estero, e la pasta precotta non è mai al dente quindi il problema non si pone.
L'ultimo pasto di Riben Cantus. Giustiziato nel 1993 e dichiarato innocente nel 2010
Gli americani hanno un fascino inquietante per il concetto di ultimo pasto.
Dedicano interi libri, film, podcast, mostre d'arte e articoli accademici all'argomento.
La tradizione ha centinaia di anni, ma è solo una tradizione, non un diritto, e le regole variano da stato a stato.
In Oklahoma, le spese sono limitate a 25 dollari, in Florida a 40 dollari, e il cibo deve essere disponibile nel posto.
L'ultimo pasto di Claude Jones. Giustiziato nel 2000, la sua innocenza è stata provata nel 2010
Contrariamente alla credenza popolare che i condannati possano scegliere il loro ultimo pasto, questo non è possibile in Texas.
Questo a causa di un incidente avvenuto dieci anni fa, quando un uomo è incorso nell'ira del senatore sbagliato ordinando un pasto abbondante e non mangiandone niente.
Prima che Lawrence Russell Brewer fosse giustiziato il 21 settembre 2011, ha ordinato una bistecca, okra fritta, un triplo cheeseburger al bacon, tre fajitas, una frittata, una pizza, mezza pagnotta, gelato Blue Bell, caramello al burro di arachidi e tre root beer.
L'ultimo pasto di David Spence. Giustiziato nel 1997 e dichiarato innocente nel 2000
Quando Brewer rifiuto' il pasto, poteva sembrare un ultimo atto di sfida - ma l'ex portavoce della prigione Michelle Lyons racconto' dopo che era solo perché il detenuto era nervoso.
Aveva visto Brewer dire tremante al direttore: "Non credo che riuscirò a mangiare", ma il direttore si era offerto di portargli comunque del cibo.
Brewer non lo tocco' nemmeno, e dopo il senatore fu molto arrabbiato.
"È estremamente inappropriato concedere un tale privilegio a una persona condannata a morte", scrisse all'epoca al direttore della prigione.
Da allora, agli uomini e alle donne in attesa dell'esecuzione in Texas è stato permesso di mangiare solo ciò che è sul menu regolare per quel giorno - o niente del tutto.
L'ultimo pasto di Leo Jones. Giustiziato nel 1998. Presunto innocente dal 1993. provato.
Ma per alcuni uomini nel braccio della morte, l'idea di scegliere il pasto del boia è sempre stata oscena.
"Non mangio con i miei nemici", ha detto Ron Hamilton, che è stato nel braccio della morte per quasi due decenni. Avrebbe preferito ottenere qualcosa di simile a quello che aveva richiesto il suo compagno detenuto John Ramirez. La vicinanza umana.
"Essere in grado di abbracciare sua madre, sarebbe una cosa meravigliosa", ha detto Hamilton.
E questo era John Ramirez:
L'ultimo abbraccio l'ha avuto da sua madre e da un pastore battista che gli ha imposto le mani poco prima di morire.
Ramirez ha fatto un regalo al pastore. Questo era quello che poteva dare.
Il prete ha detto che i prigionieri sono sempre soli.
L'unico tocco che ricevono per molti anni è quando gli si mettono o gli si tolgono le manette.
Epilogo: Ho messo le foto degli ultimi pasti di persone innocenti. Ma con questo non voglio dire che di certo tutti siano innocenti.
Il mietitore della Carolina ha lasciato a pezzi anche i più coraggiosi di noi, perché questa pianta, che è stata cresciuta grazie alle mani dell'uomo, è una vera e propria pianta piccante.
È in cima alla scala delle piante più piccanti del mondo.
È l'equivalente di mangiare 187 peperoncini.
La piccantezza è tale che solo il latte può calmarla, solo un po', ma ha un pò di effetto.
La cosa più importante quando si prepara una pizza in casa è il calore. Vuoi cuocere la tua pizza il più velocemente possibile.
I ristoranti che servono una buona pizza hanno forni speciali. Una pizza tradizionale, ad esempio, viene preparata nel forno a legna cotta su pietra. A casa si possono ottenere risultati simili utilizzando una speciale pietra per pizza da posizionare al centro di un forno elettrico. Quando preparo le mie pizze con il mio impasto, il risultato è buono. Ma purtroppo non la stessa qualità del ristorante.
Un mio amico ha un giardino con un forno per pizza in pietra. Che brucia con carbone e alcuni ceppi di legna. I suoi risultati sono meravigliosi.
Ho a che fare con questo.
Pizza alle verdure cotta su pietra lavica.
Joe Scaravella, ristoratore di origini italiane, ha aperto a New York, a Staten Island, un ristorante davvero speciale dove a cucinare non sono grandi chef ma solo nonne. Dopo la morte della madre, Joe ha deciso di vendere la casa di famiglia a Brooklyn, e di aprire un ristorante dove nonne, provenienti da varie parti del mondo, cucinano “i cibi di una volta”, preparando piatti di cui si era persa cognizione. Da allora sono passati sette anni e ogni sera una nonna diversa cucina le sue specialità. Le cuoche sono diventate delle vere stars, elogiate anche sul New York Time e e i newyorkesi fanno la fila per mangiare all’Enoteca Maria.