In che modo i ristoranti mantengono la corretta quantità di scorte alimentari?

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Nei ristoranti chi è responsabile dell'approvvigionamento delle materie prime mantiene i giusti rifornimenti delle scorte alimentari senza sprechi, tramite un gestionale e ne organizza lo stoccaggio in luoghi spaziosi con apparecchiature idonee. Gioca un ruolo fondamentale l'esperienza dello chef e il ricorso a fornitori selezionati nel corso degli anni.

I migliori ristoranti devono orientarsi su un cibo di altissima qualità per offrire degli ottimi piatti alla clientela ed emergere sulla concorrenza, tenendo in considerazione i costi. Solo col tempo e col passare degli anni si crea una rosa nutrita di fornitori di fiducia per poter far fronte alle necessità e agli imprevisti. Può succedere che una ditta non abbia un alimento in un determinato momento e si deve avere la possibilità di rivolgersi ad un'altra nell'immediato. Ci sono grandi aziende alimentari che consegnano il tutto entro poche ore dall'ordine e ci sono i supermercati solo per ristoratori, dove con la tessera far approvvigionamento della spesa alimentare. In caso di piccoli ristoranti o trattorie è lo stesso chef che va al mercato a far la spesa, per il pesce, le spezie e altro.

Ci sono due famiglie di prodotti da acquistare: i prodotti freschi come frutta, verdura pesce, latticini, carni e prodotti da conservare come scatolame, salumi, surgelati. Essi vanno stoccati, dopo esser stati scaricati, in un apposito locale idoneo in apparecchiature apposite come previsto dalla normativa:

  • Magazzino per il secco (pasta, olio, tonno);

  • Cella bibite fresche;

  • Cella surgelati;

  • Cella per verdura;

  • Cella per frutta e salumi;

  • Cella per carne;

  • Cella per pesce;

  • Frigoriferi necessari vicino alle preparazioni.

Se lo spazio manca sarà necessario ricorrere a frigoriferi anziché alle celle ma occorrerà sentire il parere preventivo della ASL.


Il mio cibo povero preferito che è davvero delizioso

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Pane, olio, pomodoro, sale e origano.


Alcune ricette per la colazione in cui si utilizzano due uova o meno ma sfamano almeno due persone

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Toast alla maionese all'uovo



Uovo sodo


All'occhio di bue


Frittata giapponese Dashi



uova strapazzate


Frittata di Riso Arrotolata


Panino con uovo



Come si riconosce un critico Michelin?

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Persona di mezza età.

Mangiatore esperto.

Lavora in coppia.

Uno arriva presto e va al bar, aspettando l'altro.

Uno ordina il menu, l'altro alla carta.

Controlla i bagni e le toilette.

Si dice che facciano sempre cadere una forchetta.

A volte fanno almeno due visite ai ristoranti classificati, o più se non sono d'accordo.



Un ispettore Michelin.


Gli italiani mettono il pollo nella pasta?

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No. Il pollo qui non è visto come una carne premium, è più una carne bianca a buon mercato che si compra per risparmiare denaro. Storicamente si mangiava raramente il pollo: le femmine venivano allevate per diventare galline e deporre le uova. Le vecchie galline che smettevano di deporre venivano poi uccise e usate per fare un brodo molto saporito. Alcuni pulcini maschi furono allevati per diventare galli, ma la maggior parte fu trasformata in capponi: il brodo di cappone e la carne erano una prelibatezza, quindi i capponi si vendevano molto meglio del pollo.



C'è un'eccezione. Pettini, fegatini e altre interiora sono spesso usati per fare un tipo di salsa al ragù che viene utilizzato con alcuni formati di pasta tradizionali regionali, come i pici qui sopra.



Come si può essere un intenditore gastronomico in modo etico?

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Un intenditore gastronomico che abbraccia l'etica, dopo aver acquisito una profonda preparazione, indica, senza compromessi, ciò che è bene per la nostra salute e per l'ambiente.

Può essere un gourmet o uno chef di chiara fama. Si muove sui social in modo elegante, promuove le proprie idee con testi curati. Le sue comparse televisive sono discrete, non cede a toni spettacolari. Tutti oggi pensano di potersi improvvisare intenditore gastronomico assaggiando davanti a una telecamera una porzione di lasagne. Il messaggio che egli vuol far passare soprattutto ai giovani è che la materia non si impara alla svelta dall'oggi al domani, ma occorrono tanti anni di sacrificio e studio. Spesso ha scritto un libro ed è un giornalista.

Etica non vuol dire promuovere in modo non trasparente dei prodotti rispetto ad altri per tornaconto. Si parte da un'analisi scrupolosa circa la filiera di provenienza degli alimenti, dal punto di vista ecologico, e soprattutto per quanto riguarda i diritti umani delle persone che lavorano per produrli, in Italia e in tutto il mondo. Anche i piatti a base di carne e di pesce cominciano ad essere concepiti senza inutili crudeltà. E' un profondo conoscitore della dieta mediterranea, ma promuove anche la cultura enogastronomica di altri paesi e la cultura del recupero che proviene dal passato, quando le famiglie erano numerose e nelle case di campagna, in cucina non si buttava via niente e non c'erano sprechi.


In cosa sono bravissimi gli americani a cucinare?

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Sfatiamo una volta per tutte il tabù che gli americani mangiano male e che non sanno cucinare!

Possono fare una buonissima spaghettata con il ketchup



Oppure possono aprire un panino in due e metterci dentro un wurstel con senape, mostarda e surrogati vari



Fanno anche un'ottimissima acqua nera chiamato caffè americano...


 
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